A metà giugno è stato pubblicato il decreto correttivo della riforma fiscale. Tra le novità introdotte figurano:
- Per i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria (STS) il divieto di emissione della fattura eletronica è ora stabilito „a regime“. Finora tale divieto era a tempo determinato, ma veniva prorogato di anno in anno.
- I dati relativi alle spese sanitarie sostenute da persone fisiche dovevano finora essere trasmessi telematicamente al Sistema Tessera Sanitaria (STS) con cadenza semestrale. Ora la trasmissione sarà richiesta solo una volta all’anno, con effetto già per tutte le spese dell’anno 2025. Il termine esatto deve ancora essere stabilito, ma dovrebbe cadere nel primo trimestre 2026 per quanto riguarda le spese del 2025. Sono interessati da questo obbligo, tra gli altri, medici, ospedali, ottici, fisioterapisti e farmacie.
- I contribuenti in regime forfettario sono di norma esonerati dagli obblighi IVA ordinari. Tuttavia, in caso di acquisti intracomunitari di beni e servizi senza addebito dell’IVA estera, le fatture devono essere integrate con l’IVA italiana. Questo vale anche in caso di applicazione del reverse charge nel settore edile. Finora, l’IVA doveva essere versata entro il giorno 16 del mese successivo all’acquisto. Tale termine è stato ora prorogato al giorno 16 del secondo mese successivo alla fine del trimestre.