Gli ISA sono questionari standardizzati che devono essere presentati obbligatoriamente da imprese e liberi
professionisti come parte integrante della dichiarazione dei redditi. Lo scopo principale degli ISA è la
verifica dell’attendibilità del reddito dichiarato dal contribuente.
Struttura e calcolo
Attualmente esistono 172 diversi questionari, la cui scelta dipende dall’attività esercitata. Indipendentemente
dal modello, vengono sempre richiesti dati contabili e informazioni relative al personale impiegato
(ad es. giornate retribuite dei dipendenti). Inoltre, a seconda del settore, vengono raccolti dati specifici
sull’attività (ad es. numero di posti letto o prezzi fatturati per le strutture ricettive).
Sulla base dei dati inseriti, un software dell’Agenzia delle Entrate attribuisce un punteggio da 1 a 10, dove 10
rappresenta il punteggio migliore. Contestualmente viene calcolata anche la media dei punteggi dei due periodi
d’imposta precedenti.
Effetti del punteggio ISA
Il punteggio conseguito influisce direttamente su agevolazioni fiscali o controlli:
-
Vantaggi (punteggio almeno 8 o media biennale almeno 8,5):
- Riduzione di un anno dei termini di accertamento.
-
Aumento delle soglie oltre le quali è necessario il visto di conformità per l’utilizzo dei crediti
d’imposta in compensazione.
-
Svantaggi (punteggio pari o inferiore a 6):
-
Maggior probabilità di essere sottoposti a controllo fiscale, soprattutto se il punteggio rimane
basso per più periodi d’imposta.
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Neutro (punteggio superiore a 6 e inferiore a 8):
- Non sono previsti né vantaggi né svantaggi.
Principali esclusioni
In alcuni casi non è obbligatorio compilare il questionario ISA. Le principali esclusioni riguardano:
- Inizio o cessazione dell’attività nel periodo d’imposta.
- Conseguimento di ricavi superiori a € 5.164.000 nel periodo d’imposta.
- Applicazione del regime forfettario nel periodo d’imposta.