Coronavirus – Decreto Cura Italia • 2020

20/03/2020

Contestualmente alla trasmissione della nostra ultima circolare, il Governo italiano ha varato il primo corposo pacchetto di misure per affrontare i risvolti economici dell’emergenza coronavirus. Il decreto “Cura Italia” si compone di 120 articoli e affronta 4 fronti principali: adempimenti fiscali, mercato del lavoro, sanità e imprese. Di seguito illustriamo le principali misure per imprese e lavoratori autonomi. Le misure di diritto del lavoro saranno trattate in una comunicazione separata.


Credito d’imposta per locali commerciali in locazione

Per i locali commerciali della categoria catastale C/1 in locazione è previsto un credito d’imposta pari al 60% dell’ammontare del canone di locazione del mese di marzo. Il credito d’imposta può essere richiesto da tutti coloro che sono stati costretti a chiudere la propria attività a seguito delle misure emanate per contrastare l’emergenza coronavirus. Sono pertanto esclusi i negozi di generi alimentari, le farmacie e in generale tutte le attività non colpite dal blocco.


Credito d’imposta sanificazione ambienti e strumenti di lavoro

Per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro è previsto un credito d’imposta pari al 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 20.000 euro. Complessivamente sono stati stanziati allo scopo 50 milioni di euro. I dettagli saranno definiti tramite decreto del Ministero dello Sviluppo economico.


Proroga dei versamenti

Il termine per il pagamento di tributi e contributi in scadenza il 16/03/2020 è stato prorogato per tutti i contribuenti al 20/03/2020. Anche noi abbiamo sospeso questi versamenti, ad eccezione dei casi in cui il pagamento era già stato effettuato prima di venerdì della settimana scorsa.

Sono previste ulteriori proroghe, nello specifico:

  • Per i contribuenti di settori particolarmente colpiti (imprese turistico ricettive, agenzie viaggi, tour operator, società sportive professionistiche e dilettantistiche, ricevitorie del lotto, ristoranti, gelaterie, bar, pub, pasticcerie, soggetti che organizzano fiere, contribuenti che gestiscono servizi didattici e corsi di formazione, servizi e strutture per il benessere fisico, società di trasporti, gestori di impianti di risalita, noleggiatori di mezzi di trasporto, noleggiatori di attrezzature sportive e soggetti che gestiscono impianti sportivi, centri fitness e circoli culturali) – proroga al 31/05/2020 per il versamento delle ritenute sul reddito da lavoro dipendente e dei contributi previdenziali con scadenza, inizialmente prevista nel periodo compreso tra il 02/03/2020 e il 30/04/2020. Per detti versamenti è anche prevista una rateazione in cinque rate mensili. Secondo quanto riportato in una comunicazione dell’Inps la proroga non si applica ai contributi previdenziali per la parte a carico del lavoratore e che è stata già trattenuta dal datore di lavoro. Per quanto riguarda i versamenti IVA con scadenza a marzo non è ancora stato stabilito un nuovo termine di pagamento. Anch’esso è comunque prorogato per i soggetti di cui sopra.

  • Per imprese e lavoratori autonomi con ricavi non superiori a due milioni di euro nel 2019 – proroga al 31/05/2020 per il versamento delle ritenute sul reddito da lavoro dipendente, dell’IVA e dei contributi previdenziali e assistenziali con scadenza inizialmente prevista nel periodo compreso tra l’08/03/2020 e il 31/03/2020. Anche in questo caso è prevista la possibilità di rateizzazione in cinque rate al massimo.

  • Per imprese e lavoratori autonomi con ricavi non superiori a 400.000 euro nel 2019 – in caso di pagamenti da parte dei clienti nel periodo dal 16/03/2020 al 31/03/2020 non sono assoggettati a ritenuta, a condizione che nel mese di febbraio dette imprese e lavoratori autonomi non abbiano sostenuto oneri per il personale. Coloro che intendano avvalersi di detta opzione sono tenuti a informarne i propri clienti. L’ammontare delle ritenute non operate dovrà poi essere versato da chi ha ricevuto il pagamento entro il 31/05/2020.

  • Per i contribuenti che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nelle Province di Bergamo, Cremona, Lodi o Piacenzaproroga al 31/05/2020 dei versamenti IVA con scadenza inizialmente prevista nel mese di marzo 2020. È prevista la possibilità di rateizzazione in cinque rate al massimo.

  • Per i contribuenti che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa in uno dei Comuni di quella che era stata definita “zona rossa” (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini, Vo’) - proroga al 31/05/2020 di tutti i versamenti e gli adempimenti tributari del periodo compreso tra il 21/02/2020 e il 31/03/2020. È prevista la possibilità di rateizzazione fino a cinque rate.

  • Per tutti i contribuenti – i pagamenti di cartelle esattoriali dovuti in base ad avvisi di accertamento fiscale e accertamenti dell’Inps, delle autorità doganali o degli enti locali, con scadenza tra l’08/03/2020 e il 31/05/2020, sono prorogati al 31/05/2020.

  • Per tutti i contribuenti – proroga al 10/06/2020 per il versamento dei contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi obbligatori per collaboratori domestici con scadenza inizialmente prevista tra il 23/02/2020 e il 31/05/2020.


Proroga adempimenti fiscali

Tutti gli adempimenti fiscali con scadenza dall’08/03/2020 al 31/05/2020 sono sospesi. La nuova scadenza per i suddetti adempimenti è il 30/06/2020. Tale proroga riguarda tra l’altro:

  • la dichiarazione annuale IVA 2019;
  • la dichiarazione delle fatture estere in entrata e in uscita (esterometro), le richieste di compensazione e di rimborso IVA infrannuali e le dichiarazioni trimestrali IVA relative al primo trimestre 2020;
  • la presentazione dei modelli Intrastat per i mesi di febbraio, marzo e aprile e per il primo trimestre 2020.

Sono esclusi gli adempimenti connessi con la fatturazione elettronica e la trasmissione elettronica dei corrispettivi giornalieri, vale a dire che fatture elettroniche e corrispettivi devono continuare a essere emessi e trasmessi in conformità alle disposizioni finora vigenti.


Indennità lavoratori autonomi

Per i lavoratori autonomi è prevista un’indennità, esente da imposte, di 600 euro per il mese di marzo. Per beneficiarne è necessario presentare domanda all’Inps. Le risorse messe a disposizione sono limitate ma comunque sufficienti, secondo quanto affermato dal governo, per soddisfare le richieste. L’indennità può essere richiesta dai lavoratori autonomi, iscritti alla gestione separata dell’Inps, che non siano però iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria e non titolari di pensione.


Misure di sostegno a livello locale

Anche le associazioni di categoria dell'Alto Adige, le banche altoatesine e le cooperative di garanzia si sono attivate per aiutare le aziende in modo mirato e senza burocrazia. L'obiettivo principale è quello di evitare strozzature di liquidità.

Le banche hanno annunciato la loro disponibilità a concedere dilazioni di pagamento fino a dodici mesi per prestiti con scadenze a medio-lungo termine. Dovrebbe inoltre essere possibile prorogare la durata dei prestiti fino a 24 mesi senza incorrere in costi aggiuntivi e variazioni dei tassi d’interesse. In caso di necessità, si consiglia di contattare la propria banca il prima possibile.

Anche il Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ha annunciato che la Provincia predisporrà un pacchetto di aiuti.


Annunciato un secondo pacchetto di misure

Per il momento queste sono le misure intraprese. A livello statale è stato annunciato un secondo pacchetto di aiuti per metà aprile. Vi terremo aggiornati.

 
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