Legge di bilancio 2020

13/01/2020

A fine dicembre il Parlamento ha approvato la Legge di bilancio dello Stato per il 2020 e convertito in legge il decreto fiscale collegato. Qui di seguito vi illustriamo le principali disposizioni.


Abbassamento limite contanti

Attualmente vige il divieto di effettuare pagamenti in contanti per importi da 3.000 €. in poi. Il limite verrà gradualmente abbassato come di seguito indicato:

  • 2.000 € per pagamenti dal 01.07.2020 al 31.12.2021
  • 1.000 € per pagamenti dal 01.01.2022

Per il pagamento di stipendi e salari vige già dal 01.07.2018 il divieto assoluto di pagamenti in contanti.


Compensazione crediti fiscali

Da alcuni anni la compensazione di crediti IVA superiori a 5.000 € può essere fatta solo dopo la presentazione della dichiarazione IVA o di una domanda di compensazione infrannuale.

Questa regola è stata estesa ora anche alle compensazioni di crediti Irpef, Ires e Irap. Ciò significa che le relative dichiarazioni devono essere trasmesse prima della compensazione di crediti superiori a 5.000 €. Ciò comporta un ritardo di circa sei mesi, in futuro, per l’utilizzo dei crediti per il pagamento di altre imposte e tasse.


STS e divieto fatture elettroniche

Anche per il 2020 vige per i contribuenti tenuti all’invio dei dati al STS (Sistema Tessera Sanitaria) il divieto di emettere fattura elettronica. Il divieto riguarda però solo le operazioni di vendita o i servizi da trasmettere al STS.


Agevolazioni agli investimenti

Gli iperammortamenti per investimenti nel settore Industria 4.0 e il superammortamento per altri investimenti non sono stati prorogati. Saranno sostituiti da un credito d’imposta, che sarà concesso su investimenti in nuovi beni strumentali effettuati entro il 31.12.2020. Se entro il 2020 si pagano acconti in misura del 20% dell’investimento, l’acquisto effettivo può avere luogo anche entro il 30.06.2021.

L’ammontare del credito d’imposta spettante dipende dal tipo di investimenti effettuati. Godranno dell’agevolazione maggiore gli investimenti in macchine e impianti intelligenti, interconnessi con moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Si tratta degli investimenti nel settore dell’Industria 4.0. I crediti d’imposta saranno così scaglionati:

 Importo d’investimento   Credito d’imposta 
 fino a 2,5 milioni di €  40%
 da 2,5 a 10 milioni di €  20%

Per i software acquistati in relazione agli investimenti nel settore dell’Industria 4.0 è previsto un credito d’imposta del 15%. I crediti d’imposta per investimenti nell’Industria 4.0 e relativo software sono previsti solo per le imprese.

Gli investimenti in beni strumentali materiali non rientranti nel settore Industria 4.0 saranno agevolati con un credito d’imposta del 6% dell’investimento. Di questa agevolazione potranno usufruire anche i liberi professionisti. Restano esclusi gli investimenti in automobili, fabbricati e beni strumentali con tasso d’ammortamento inferiore al 6,5%.

I crediti d’imposta possono essere compensati con altre imposte e tasse nel modello F24. La compensazione dev’essere effettuata in 5 rate annuali costanti (3 rate in caso di crediti per acquisti di software).

Per gli investimenti nell’Industria 4.0 è necessaria, per investimenti maggiori di 300.000 €, la perizia giurata di un tecnico che attesti la sussistenza dei requisiti tecnici degli investimenti e la loro interconnessione. La fruizione di crediti d’imposta dell’Industria 4.0, inoltre, va comunicata preventivamente al Ministero dello sviluppo economico a prescindere dall’ammontare dell’investimento. Resta da stabilire in che modo avverrà la comunicazione.
Indipendentemente dal tipo di investimenti, per poter usufruire del credito d’imposta, tutte le fatture dovranno riportare il riferimento alla legge che prevede l’agevolazione.


Limitazione applicabilità regime forfettario

Purtroppo, come annunciato, i requisiti per l’accesso al regime forfettario per piccole imprese e liberi professionisti sono stati nuovamente ridimensionati. I ricavi dell’anno precedente non devono superare, come prima, i 65.000 €. Dal 2020 si applicheranno, però, le seguenti restrizioni:

  • gli oneri per il personale sostenuti nell’anno precedente non dovranno superare 20.000 €;
  • nell’anno precedente non si è dovuto percepire un reddito da lavoro dipendente o pensionistico superiore a 30.000 €. Questa limitazione precluderà a molti l’accesso al regime forfettario.
     

Retribuzione in natura – uso dell’auto per scopi privati

Quando a un dipendente o a un amministratore è concessa in uso un’auto aziendale per uso anche privato, siamo in presenza di una retribuzione in natura.

Finora si riaddebitava al dipendente il 30% del “fringe benefit” calcolato su una percorrenza media annua di 15.000 chilometri secondo le tariffe della tabella dell’Automobile Club d’Italia (ACI).

La disciplina come sopra esposta continuerà a valere solo per automobili assegnate con contratto entro la prima metà del 2020. Se l’assegnazione è successiva al 30.06.2020, il calcolo dei compensi in natura terrà conto delle emissioni di sostanze nocive delle auto aziendali fornite. Le percentuali da applicare sono indicate nella seguente tabella:

 Emissioni di CO2   % compenso in natura 
 fino a 60 g/km  25%
 da più di 60 g/km a 160 g/km   30%
 da più di 160 g/km a 190 g/km   40% (50% dal 2021)
 più di 190 g/km  50% (60% dal 2021)


Buoni pasto

Dal 2020 i buoni pasto in formato cartaceo potranno essere forniti ai dipendenti fino a un importo massimo giornaliero di 4 € (finora erano 5,29 €) come compenso in natura in esenzione fiscale e contributiva. Per i buoni pasto elettronici l’importo massimo è elevato a 8 € (finora 7 €) al giorno.


Privatizzazione immobili strumentali delle imprese individuali

Alle imprese individuali è nuovamente concessa la possibilità di conferire a patrimonio privato gli immobili strumentali, entro il 31.05.2020 e a condizioni agevolate. Si tratta di una misura molto importante soprattutto per aziende per le quali è prevista la chiusura.

In questi casi è necessaria la privatizzazione a valori di mercato che può comportare notevoli aggravi in termini di imposte sui redditi e IVA.

La Legge di bilancio consente il conferimento a patrimonio privato mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’8%. La privatizzazione è agevolata dal fatto che si può applicare quale base imponibile la differenza tra il valore di mercato ed il costo fiscalmente riconosciuto.


Rivalutazione di beni d’impresa e partecipazioni

Per le società di capitali è nuovamente prevista la possibilità di rivalutare i beni d’impresa e le partecipazioni. Per la rivalutazione di beni d’impresa ammortizzabili si deve versare un’imposta sostitutiva del 12% e per quelli non ammortizzabili del 10%.

L’imposta sostitutiva è inferiore a quella degli anni precedenti. La rivalutazione è riconosciuta però fiscalmente solo dal 2022, il che rende quest’opportunità di rivalutazione relativamente poco interessante.


Rivalutazione terreni e partecipazioni

Anche nel 2020 sarà possibile rivalutare fiscalmente terreni edificabili, terreni agricoli e partecipazioni in società non quotate. Per la rivalutazione sono necessarie una stima giurata e il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’11%. Sono esclusi i terreni e le partecipazioni di proprietà di società. La stima e il pagamento dell’imposta sostitutiva devono avvenire entro il 30.06.2020.

Se in un prossimo futuro intendete alienare i beni di cui sopra, vi consigliamo di far valutare l’opportunità di procedere a una rivalutazione.


Sconto per misure per il risparmio energetico

La possibilità di chiedere ai fornitori, per interventi di risanamento energetico, uno sconto pari alla detrazione fiscale prevista è stata in pratica abolita. In futuro la misura sarà applicabile solo a pochi interventi limitati alle quote comuni dei condomini.


Proroga detrazione fiscale per misure per il risparmio energetico

La detrazione fiscale per misure per il risparmio energetico è stata nuovamente prorogata e si potrà applicare per l’intero anno 2020. In base al tipo di interventi svolti, la detrazione fiscale sarà pari al 65% o al 50%. Gli importi massimi per cui si potrà godere delle agevolazioni sono rimasti invariati.


Proroga detrazione fiscale per interventi di recupero

La detrazione fiscale per interventi di recupero è stata prorogata per il 2020. La detrazione si può applicare nella consueta misura del 50% su un importo massimo di 96.000 € per ciascuna unità immobiliare.


Proroga detrazione fiscale per acquisto di mobili ed elettrodomestici

Anche questa misura è stata prorogata per l’intero anno 2020. L’agevolazione consiste in una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e/o elettrodomestici. L’importo massimo su cui calcolare l’agevolazione è sempre pari a 10.000 €.

Si potrà usufruire dell’agevolazione solo nel caso in cui gli acquisti sono relativi a unità immobiliari per le quali sono iniziati interventi di recupero dopo il 01.01.2019.


Proroga detrazione fiscale per sistemazioni a verde e giardini

Nel 2018 è stata introdotta una detrazione fiscale per lavori di sistemazione a verde e l’installazione di impianti di irrigazione. Come l’anno scorso, anche questa misura è stata prorogata ed è quindi usufruibile anche per le spese sostenute nel 2020. La detrazione ammonta al 36% di un importo massimo di 5.000 € per ciascuna unità immobiliare. La detrazione va ripartita in 10 anni.


Bonus facciate

Come previsto dalla bozza della Legge di bilancio, una nuova detrazione fiscale è prevista, solo per il 2020, per la manutenzione di facciate di edifici. Agevolazione applicabile, però, ai soli interventi su edifici situati nelle zone A e B di cui al Decreto ministeriale 1444/1968. Il bonus è pari al 90% delle spese sostenute. Non è previsto un importo massimo. La detrazione va ripartita in 10 anni.

Trattandosi di una nuova detrazione fiscale, è necessario attendere le prescrizioni formali che saranno previste per usufruirne.


Altre novità in sintesi

  • Non è stata prorogata la possibilità di applicazione della cedolare secca sui redditi di locazione dei locali commerciali della categoria catastale C/1.
  • Il rimborso accise “caro petrolio” per l’acquisto di carburante diesel da parte delle aziende di trasporto merci è stato ridotto dal 01.01.2020. Per il 2020 il rimborso è previsto solo per veicoli della classe di emissioni inquinanti 4 o superiore (dal 2021 classe 5 o superiore).
  • Per quasi tutte le spese private per le quali si intende usufruire in sede di dichiarazione dei redditi di una detrazione fiscale, è richiesta una modalità di pagamento tracciabile (bonifico, Bancomat, carta di credito). Resteranno escluse dalla disciplina solo poche spese, ad es. quelle sostenute per l’acquisto di farmaci.
  • Per il 2019 è possibile detrarre dall’imponibile il 50% dell’IMI versata per immobili strumentali. Finora la detraibilità era limitata al 20%.
  • Il Ministero dell’economia e delle finanze ha fissato un nuovo tasso di interesse legale, che dallo 0,8% è sceso, dal 01.01.2020, allo 0,05%. Il tasso di interesse legale è importante, ad esempio, in sede di determinazione del valore del diritto di usufrutto e di ravvedimento operoso in caso di errori nei versamenti d’imposta.



 
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