Legge di bilancio 2018

16/01/2018

Poco prima di Natale è stata approvata, come di consueto, la Legge di bilancio per il 2018. Contiene una serie di novità fiscali, che sono state riassunte in un unico articolo contenente ben 1181 paragrafi. Di seguito Vi illustriamo le disposizioni più importanti.


Nuova Imposta sul reddito delle imprese IRI

L’introduzione della nuova imposta sul reddito delle imprese IRI, originalmente prevista per il 2017, è stata differita all’anno 2018. L’applicazione di questo tipo di tassazione può essere richiesta dalle imprese individuali e dalle società di persone in regime di contabilità ordinaria. Al posto degli scaglioni progressivi (le aliquote aumentano progressivamente in base all'imponibile) si applica un'aliquota fissa del 24 %. Questa tuttavia vale solo per gli utili che rimangono in azienda. Per contro, gli utili prelevati devono essere assoggettate alla normale tassazione IRPEF.

L’applicazione della tassazione IRI richiede un’apposita opzione, che rimane vincolante per 5 anni. L'IRI non influisce sull'obbligo e sul calcolo dei contributi pensionistici.

La tassazione IRI può essere vantaggiosa soprattutto per le imprese con utili elevati, che non saranno prelevati oppure prelevati solo in parte.


Elenco aggiornato «Split Payment»


Nel corso dell’ultimo anno è stato esteso l’ambito di applicazione della cosiddetta «scissione dei pagamenti» o «Split Payment». Tale meccanismo prevede che le fatture devono essere emesse con IVA, ma quest’ultima non viene pagata dal cliente al suo fornitore, ma direttamente allo Stato.

In origine, questo regime riguardava solo le fatture emesse alla pubblica amministrazione. Nel frattempo il regolamento è stato esteso anche alle fatture emesse a fondazioni e società, quando queste sono partecipate almeno per il 70 % dall’amministrazione pubblica, nonché alle fatture emesse verso società speciali dell’amministrazione pubblica e alle fatture intestate a società quotate iscritte nell’indice di riferimento delle maggiori società italiane quotate in borsa (indice FTSE MIB). L’elenco aggiornato dei soggetti interessati dallo Split Payment è disponibile al seguente link: http://www1.finanze.gov.it/finanze2/split_payment/public/#/#testata


Estensione dell’obbligo della fatturazione elettronica

Dal 1°gennaio 2019 sarà introdotto l’obbligo, per tutte le società e i liberi professionisti, di emettere fatture elettroniche. In futuro tutte le fatture di cessioni di beni e prestazioni di servizi che avvengono in Italia (anche quelle emesse a clienti privati) dovranno essere inviate tramite il Sistema di Intercambio dell’Agenzia delle Entrate SDI. Si tratta di una misura molto ampia, dalla quale saranno esclusi solo i contribuenti minimi e forfettari. Sarà abolita l’attuale comunicazione obbligatoria delle fatture di acquisto e di vendita (Spesometro).

Già dal 1°luglio 2018 sarà introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica per i subappaltatori nel settore edilizio, qualora questi prestino la loro opera per gli appaltatori dell'amministrazione pubblica. Da quella data in poi, la fatturazione elettronica sarà obbligatoria anche per la vendita di carburanti, eliminando di fatto le schede carburante finora in uso.

Affinché l’acquisto di carburante possa essere dedotto fiscalmente, sarà necessario effettuare il pagamento tramite un mezzo tracciabile. Pertanto, per detrarre fiscalmente l’IVA sull’acquisto di carburante e per dedurre la materia prima, non si potrà più pagare in contanti. Rimangono peraltro in vigore anche in futuro gli attuali limiti per quanto riguarda la deducibilità.


Proroga “maxi ammortamento” e “iper ammortamento”

Anche nel 2018 l’acquisto di nuovi beni strumentali sarà agevolato con il cosiddetto «super-ammortamento». L’agevolazione consiste nel fatto di poter aumentare gli ammortamenti fiscali del 30 % (per gli investimenti effettuati nel 2017 vigeva ancora la maggiorazione del 40 %). Continuano a rimanere esclusi dall’agevolazione i fabbricati, le automobili e i beni materiali strumentari con un coefficiente d'ammortamento inferiore al 6,5 %. Qualora l’incarico di fornitura venisse conferito entro il 2018, accompagnato da un pagamento pari al 20 % del costo d’acquisto, sarà possibile usufruire dell’agevolazione anche per gli investimenti, che saranno ultimati successivamente nel primo semestre 2019.

È stato prorogato anche l’iper-ammortamento per investimenti riguardanti il piano industriale 4.0. Tale agevolazione rimane invariata rispetto al 2017 e consente di incrementare il costo ammortizzabile del 150 %. Qualora l’incarico di fornitura venisse conferito entro il 2018, accompagnato da un pagamento pari al 20 % del costo d’acquisto, sarà possibile usufruire dell’agevolazione anche per gli investimenti, che saranno ultimati entro la fine del 2019.


Periodo limitato per la detrazione dell’IVA

A maggio dello scorso anno, con la manovra correttiva della Legge Finanziaria era stato notevolmente ridotto il periodo, entro il quale si può portare in detrazione l’IVA sulle fatture d’acquisto. Da allora, l’IVA sulle fatture d’acquisto può essere detratta unicamente nella dichiarazione IVA relativa all’anno, nel quale sono datate le fatture d'acquisto.

Nonostante numerose richieste di modifica avanzate nell'ambito della Legge di bilancio 2018 e pur essendo una norma che contrasta con la legislazione dell’UE, questo regolamento è rimasto invariato. Questo significa in pratica che tutte le fatture con data 2017 dovranno essere obbligatoriamente contabilizzate nel 2017 per non perdere il beneficio della detrazione dell’IVA.

Per chi è soggetto alla liquidazione IVA mensile, com’è noto, la liquidazione per dicembre deve essere terminata entro il 16 gennaio per pagare nei tempi stabiliti un eventuale debito dell’IVA. Può capitare quindi, che dopo l’avvenuta liquidazione dell’IVA arrivino altre fatture d'acquisto datate 2017. Nel caso in cui si prevedesse l'IVA a credito per la liquidazione di dicembre, non ci saranno problemi. Sarà in questo caso consigliabile non chiudere definitivamente la liquidazione dell’IVA di dicembre. Le fatture d’acquisto ricevute in ritardo potranno essere registrate con data dicembre e la liquidazione definitiva per l’IVA potrà essere fatta successivamente, quando si può ragionevolmente presupporre che non arrivino altre fatture con data 2017.

Meno favorevole si presenta invece la situazione, quando l’originaria liquidazione dell’IVA per dicembre evidenzia un debito e questo viene effettivamente pagato. Anche in questo caso le fatture arrivate successivamente alla liquidazione IVA e datate 2017 dovrebbero essere registrate con data 31.12.2017. Questo consentirà almeno di recuperare l’IVA versata in troppo nell’ambito della dichiarazione IVA annuale.


Novità per l’IRAP

Dal 2018 sarà possibile detrarre integralmente i costi per i lavoratori stagionali dall’imponibile IRAP. Finora la deducibilità era limitata al 70 %. La piena deducibilità viene concessa a partire dal secondo contratto stipulato con lo stesso datore di lavoro entro un periodo di due anni, premesso che i collaboratori in questione siano impiegati complessivamente per almeno 120 giorni.


Rivalutazione di terreni e partecipazioni

Anche nel 2018 sarà possibile rivalutare fiscalmente terreni edificabili e agricoli, nonché partecipazioni in società non quotate in borsa. Per farlo, è necessario predisporre una perizia giurata e pagare un’imposta sostitutiva pari all’8 %. Sono esclusi terreni e partecipazioni in regime d’impresa. La perizia e il versamento dell’imposta sostitutiva devono essere fatti entro il 30.06.2018. Se aveste intenzione di vendere, in un tempo prevedibile, le suddette tipologie di valori patrimoniali, vi consigliamo di far esaminare la possibile rivalutazione.


Tassazione dividendi, plusvalenze e altri redditi di capitale

Un'importante modifica riguarda la tassazione di redditi derivanti da partecipazioni in società di capitale, in capo a soggetti privati. Finora bisognava determinare innanzitutto se si trattasse di una partecipazione “qualificata” o "non qualificata".

Come “qualificata” è da classificare la partecipazione in una società non quotata in borsa, quando la quota capitale è superiore al 25 % oppure se attribuisce un diritto di voto in assemblea ordinaria maggiore al 20 %. La tassazione fissa del 26 %, che finora era valida solo per le partecipazioni “non qualificate”, ora viene estesa anche alle partecipazioni qualificate. Questo provvedimento comporterà, nella maggior parte dei casi, una tassazione più gravosa.


Proroga della detrazione per interventi di riqualificazione energetica

È stata confermata la proroga della detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica per l’intero anno 2018. Per alcune misure tuttavia, questa agevolazione è stata ridotta dal 65 % al 50 %. La riduzione riguarda tra l’altro l’acquisto e posa in opera di finestre e di schermature solari.

La determinazione degli importi massimi del bonus e l’analisi dei necessari requisiti tecnici dovrebbero essere resi pubblici entro i prossimi due mesi. Non occorreva invece prorogare gli interventi per il risparmio energetico riguardanti le parti comuni di condomini. Questi vengono agevolati fino al 2021 con una percentuale dal 70 al 75.


Proroga del bonus per interventi di recupero edilizio

Il bonus per lavori di ristrutturazioni è stato prorogato per l’intero anno 2018. La detrazione rimane invariata al 50 % su un importo massimo di 96.000 Euro per ogni unità abitativa.


Proroga bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici

Anche per questi acquisti il bonus viene prorogato per l’intero anno 2018. L’incentivo consiste nella detrazione del 50 % del prezzo d’acquisto di mobili e/o elettrodomestici. L’importo massimo, sul quale calcolare l’incentivo, rimane invariato a 10.000 Euro.

La detrazione d’imposta tuttavia è utilizzabile solamente per gli investimenti riguardanti l’unità abitativa oggetto d’intervento di recupero del patrimonio edilizio dopo l’01.01.17. Per questo bonus è previsto ora, a partire dal 2018, la relativa denuncia all’ENEA.


«bonus verde» per giardini

Dal 2018 sarà introdotta una nuova detrazione d’imposta del 36 % su una spesa massima di 5.000 Euro per interventi di sistemazione a verde delle aree scoperte private nonché l’installazione di impianti di irrigazione. La nuova detrazione va ripartita in 10 rate annuali.


Agevolazioni scadute

La detrazione Iva del 50 % per l’acquisto di case ad alta efficienza energetica non è stata prorogata per il 2018. Lo stesso vale per la possibilità di assegnare o vendere in modo agevolato immobili, diversi da quelli strumentali, ai singoli soci.


Aumento del limite del reddito per i figli a carico

Il limite di reddito per i figli a carico sarà aumentato dal 2019 da 2.840 € a 4.000 €. Per tutti gli altri membri famigliari a carico, il limite di reddito rimane di 2.840 €.

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