Concordato preventivo biennale • 2025

28/08/2025

Nel quadro della riforma fiscale è stato introdotto, a partire dall’anno 2024, un nuovo strumento per la determinazione dell’IRPEF, dell’IRES e dell’IRAP.

Si tratta del Concordato Preventivo Biennale (CPB), mediante il quale imprenditori e professionisti possono concordare preventiva-mente con l’Agenzia delle Entrate la base imponibile.

Per poter usufruire di questa possibilità relativamente agli anni 2025 e 2026, è necessario darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 30 settembre 2025.

Con la presente circolare La informiamo sul funzionamento del Concordato Preventivo Biennale e sui suoi principali vantaggi e svantaggi.


Per chi è previsto il Concordato Preventivo Biennale?

Il Concordato Preventivo Biennale è previsto per i redditi derivanti da attività imprenditoriali e professionali, indipendentemente dalla forma giuridica e dal tipo di contabilità. Tuttavia, è necessario che per l'attività siano previsti gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).


Chi è escluso dal Concordato Preventivo Biennale?

Se per un'attività non sono previsti gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) o se nel periodo d'imposta 2024 era presente una causa di esclusione che impediva l'applicazione degli ISA, non è possibile usufruire del Concordato Preventivo Biennale.

Le principali cause di esclusione dagli ISA sono:
  • Inizio dell'attività nel periodo d'imposta.
  • Non normale svolgimento dell’attività nel periodo d‘imposta (ad esempio, perché durante l'anno è stata avviata un'altra attività).
  • Superamento del limite di ricavi di 5.164.569 € nel periodo d'imposta.
  • Esercizio di più attività nel periodo d'imposta, con meno del 70% dei ricavi derivanti dall'attività principale.
  • Applicazione del regime forfettario.

Cosa sono gli indici di affidabilità fiscale (ISA)?


Gli ISA sono dei questionari che devono essere compilati da imprese e liberi professionisti come parte della dichiarazione dei redditi. A seconda dell'attività, imprese e professionisti devono compilare uno dei 172 questionari disponibili. Oltre ai dati contabili e dati relativi al personale, è necessario fornire anche informazioni specifiche del settore e dell'impresa. Queste informazioni possono riguardare, ad esempio, la struttura della clientela, le politiche di prezzo o i beni strumentali utilizzati.

Sulla base di queste informazioni, un software assegna ai contribuenti un punteggio su una scala da 1 a 10. Punteggi elevati, pari ad almeno 8, comportano per i contribuenti una serie di vantaggi, come ad esempio la riduzione di un anno del termine di decadenza per l’attività di accertamento o l'esonero dal visto di conformità per le richieste di compensazione IVA fino a 70.000 € o per le richieste di compensazione dei crediti Irpef, Ires o Irap fino a 50.000 €. Ai contribuenti con punteggi ISA bassi (inferiori a 6) viene prestata maggiore attenzione per eventuali controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate.


In cosa consiste il Concordato Preventivo Biennale?

Il Concordato Preventivo Biennale consiste nel fatto che i contribuenti si accordano preventivamente con l'Agenzia delle Entrate su una base imponibile per gli anni 2025 e 2026, derivante dalla loro attività imprenditoriale o professionale.

Il punto di partenza è il reddito dichiarato per l'anno 2024, che deve essere rettificato escludendo componenti straordinari di reddito, come plus- o minusvalenze derivanti dalla vendita di beni strumentali.

Utilizzando un software dell'Agenzia delle Entrate, viene poi determinata una base imponibile proposta per gli anni 2025 e 2026.
Il calcolo di questa proposta è molto complesso. I test da noi effettuati hanno dimostrato che, per il 2025, viene sempre richiesto almeno il reddito dichiarato nel 2024 con una maggiorazione.
Tale maggiorazione dipende dal punteggio ISA conseguito nel 2024: Più alto è il punteggio ISA, più contenuta risulta la maggiorazione richiesta. Per l’anno 2026 viene poi richiesto un ulteriore incremento del reddito di entità simile.


Quali alternative hanno i contribuenti?

I contribuenti hanno la possibilità di accettare o rifiutare la proposta dell'Agenzia delle Entrate. Se si intende avvalersi di questa possibilità, è necessario esercitare una specifica opzione e darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 30 settembre 2025. Se la proposta viene accettata, significa che, indipendentemente dal reddito effettivamente realizzato, il reddito proposto sarà soggetto a tassazione per gli anni 2025 e 2026.

Per i contribuenti che non intendono accettare la proposta non è previsto alcun adempimento, ossia non è necessaria un’esplicita rinuncia. La tassazione continuerà quindi ad avvenire sulla base del reddito effettivamente conseguito.


Quali vantaggi comporta l'applicazione del Concordato Preventivo Biennale?

Accettando il Concordato Preventivo Biennale, si ottengono i seguenti vantaggi:
  • La base imponibile per gli anni 2025 e 2026 viene stabilita in anticipo, permettendo di sapere con certezza quale sarà il carico fiscale futuro.
  • Se si ottiene effettivamente un reddito superiore a quello concordato con l'Agenzia delle Entrate, tale eccedenza sarà esente da imposte.
  • Si applicano automaticamente i vantaggi sopra indicati derivanti da un punteggio ISA pari ad almeno 8 in relazione al visto di conformità per i crediti d’imposta.
  • La differenza tra il reddito proposto per gli anni 2025 e 2026 e il reddito rettificato del 2024 è soggetta a un'imposizione agevolata. Con un punteggio ISA superiore a 8, l'aliquota è del 10%; con un punteggio compreso tra 6 e 8, l'aliquota è del 12%; e con un punteggio inferiore a 6, l'aliquota è del 15%.
A titolo esemplificativo dei vantaggi fiscali, di seguito – limitatamente all’anno 2025 – due esempi relativi a due imprese con differenti punteggi ISA:

 

Impresa A

Impresa B

Punteggio ISA 2024

10,00

5,28

Reddito rettificato 2024 (A)

149 mila €

71 mila €

Reddito proposto 2025 (B)

161 mila €

94 mila €

Reddito effettivo 2025 (C)*)

200 mila €

100 mila €

Reddito tassato normalmente 20254 (A)

149 mila €

71 mila €

Reddito ad imposizione agevolata 2025 (B-A)

12 mila €

23 mila €

Aliquota d’imposta agevolata sull’aumento del reddito

10 %

15 %

Reddito esente 2025 (C-B)

39 mila €

6 mila €

Risparmio fiscale**)

ca. 17 mila €

ca. 9 mila €

*) Ipotesi **) nel caso di un’impresa individuale


Quale svantaggio comporta il Concordato Preventivo Biennale?

La convenienza del Concordato Preventivo Biennale dipende interamente dai redditi effettivamente ottenuti negli anni 2025 e 2026. Se il reddito effettivamente realizzato è inferiore a quello concordato in anticipo con l'Agenzia delle Entrate, ciò significa che la differenza dovrà essere tassata, senza che tale reddito sia stato effettivamente guadagnato.


Sanatoria 2019 - 2023

Con la decisione di aderire al Concordato Preventivo Biennale viene riconosciuta ai contribuenti anche la possibilità di definire in via agevolata gli anni d’imposta 2019 – 2023. Tale definizione può riguardare l’intero quinquennio oppure soltanto singoli anni.

Il costo della definizione dipende dal punteggio ISA del relativo periodo d’imposta: Più basso è il punteggio ISA, più elevato risulta il costo della definizione.

La definizione di un periodo d’imposta comporta che non potranno più essere effettuati rettifiche del reddito d’impresa o lavoro autonomo dei relativi anni d’imposta.

I contribuenti che optano per il Concordato Preventivo Biennale hanno tempo fino all’inizio del prossimo anno per decidere se avvalersi anche della definizione agevolata.


Conclusione

Il Concordato Preventivo Biennale offre una serie di vantaggi, tra cui il potenziale risparmio fiscale è di fondamentale importanza. Tuttavia, la realizzazione di questo vantaggio dipende esclusivamente da quanto il reddito effettivamente realizzato si discosta dal reddito richiesto. Per calcolare il reddito richiesto, è necessaria un'analisi approfondita della situazione fiscale.
 
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