Indirizzi PEC - introduzione della validità a livello UE, autenticazione a 2 fattori, attenzione alle difficoltà tecniche • 2024

16/04/2024

Situazione legale

Si prevede che la posta PEC diventerà legalmente valida in tutta Europa nel corso del 2024. Esistono già iniziative legislative in tal senso, tra cui il regolamento UE sulle comunicazioni elettroniche (eIDAS). In Italia si attende ancora un decreto corrispondente (DPCM).

Ciò significherebbe che le e-mail PEC avrebbero lo stesso valore probatorio di un invio postale (raccomandata) in tutti i Paesi dell'UE. Tuttavia, la data esatta di entrata in vigore del nuovo standard non è ancora stata fissata. Fino a questa data, le mail PEC rimarranno pienamente valide in Italia.


Passaggio alla PEC UE: requisiti e difficoltà tecniche

Tuttavia, molti provider stanno già spingendo per la "conversione" dell'indirizzo PEC in EU-PEC. Tuttavia, ci sono due ostacoli tecnici associati a questo passaggio:
  1. conferma dell'identità del titolare attraverso l'autenticazione (SPID, CIE, firma digitale*, videochiamata)
  2. attivazione dell'autenticazione a due fattori (2FA).
L'autenticazione a due fattori, in particolare, è spesso causa di difficoltà tecniche, poiché viene effettuata tramite il telefono cellulare del titolare e il processo deve essere riavviato in caso di cambio del dispositivo.

Inoltre, le e-mail PEC non possono più essere recuperate semplicemente tramite Outlook dopo il passaggio, ma è necessario generare una password speciale per l'app tramite l'area clienti del provider PEC e inserirla in Outlook.

Infine, ma non meno importante, i vostri dipendenti non potranno più accedere al vostro indirizzo PEC tramite webmail, in quanto ogni accesso dovrà essere autorizzato dal titolare tramite il proprio cellulare.


Cosa fare? Eventualmente contattate il vostro partner informatico/fornitore di software!

Per questi motivi, al momento non siamo in grado di consigliare un cambio proattivo dell'indirizzo PEC e dobbiamo aspettare che venga chiarita la situazione legale.

Se volete comunque effettuare il passaggio, dovrete realizzarlo da soli o contattare un esperto informatico o il vostro fornitore di PEC. Se il vostro fornitore di software richiede il passaggio per qualsiasi motivo, contattatelo direttamente.

Non possiamo assisterVi in questo passaggio perché non è di nostra competenza o responsabilità. Inoltre, la conversione richiede i dati personali del titolare/rappresentante legale, il suo telefono cellulare ed eventualmente lo SPID, la CIE o la firma digitale.

Le istruzioni per la conversione sono disponibili su Internet presso il rispettivo fornitore di PEC, ad esempio per Aruba all'indirizzo https://guide.pec.it/app-aruba-pec/verifica-in-2-passaggi.aspx o su YouTube all‘indirizzo: https://www.youtube.com/playlist?list=PLXrZ86nnUOUbvITke5AAwtpvGWd30BmAB

* Se siamo noi a gestire la firma digitale per voi, il PDF da firmare può ovviamente essere inviato a noi.
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