Agevolazione fiscale per gli incrementi di capitale proprio (ACE)
In Italia, fino all’anno d’imposta 2023, era prevista l’agevolazione fiscale ACE. Essa consentiva alle imprese in contabilità ordinaria di beneficiare di una deduzione aggiuntiva dal reddito imponibile, calcolata sull’incremento del capitale proprio rispetto al 31.12.2010. Per la determinazione dell’incremento patrimoniale potevano essere considerati sia gli utili accantonati, sia i conferimenti in denaro, compresi quelli dei soci a copertura di eventuali perdite. L’incremento di capitale veniva moltiplicato per un tasso figurativo dell’1,3%, e l’importo così ottenuto poteva essere dedotto dalla base imponibile ai fini delle imposte sui redditi. Limitatamente all’anno 2021, in alternativa all’ACE, era prevista la Super-ACE. Di seguito trovate ulteriori informazioni in merito.
Super ACE
Introdotta nell’ambito delle misure di sostegno legate al Covid-19, consentiva ai soggetti rientranti nell’ambito ACE di applicare, sull’incremento di capitale proprio dell’anno 2021, una deduzione straordinaria del 15% dalla base imponibile 2021. L’agevolazione era subordinata alla condizione che l’incremento patrimoniale del 2021 non venisse prelevato nei due anni successivi, ossia nel 2022 e 2023.